Spot, Forward, Best Timing, Asian… A seconda delle diverse esigenze, quale utilizzare? Come spesso accade, il gergo e gli anglicismi non aiutano la semplice comprensione di questi meccanismi. Cercheremo quindi di spiegarveli!
Lo strike rappresenta il livello del sottostante alla data di osservazione iniziale del prodotto. È decisivo perché condiziona l'andamento futuro del certificato. Lo strike diventa infatti il livello di riferimento per tutte le opzioni che compongono il prodotto ed in particolare per la barriera di protezione del capitale, la barriera cedolare o anche la barriera di rimborso anticipato.
Esistono diversi tipi di strike, più o meno costosi a seconda dei vantaggi che offrono all'investitore.
Lo strike spot è la tipologia di strike più utilizzata. Il livello iniziale viene determinato il giorno del lancio, molto spesso alla chiusura dei mercati. Questo è lo strike più economico perché non prevede alcuna ottimizzazione. Può anche essere "in tempo reale" ed essere determinato contemporaneamente alla conferma della transazione con l'emittente.
A differenza dello strike spot, lo strike forward è molto comunemente utilizzato per i prodotti collocati sul mercato primario. Stabilisce la data futura in cui verrà determinato il livello iniziale. Ciò dà ai distributori (spesso banche private o scf) il tempo di censire e commercializzare il prodotto. Vengono pertanto limitati i rischi assunti dagli investitori in caso di movimenti significativi sui mercati durante il periodo di commercializzazione. In generale ha un leggero impatto sulle prestazioni del prodotto rispetto allo strike spot.
Lo strike medio, come suggerisce il nome, è una media dei diversi livelli di chiusura del sottostante. Può essere ad esempio una media tra due giorni, o anche di tutti i giorni di un mese. Ha un impatto sul rendimento leggermente maggiore rispetto agli strike precedenti, ancora di più se le date sono distanziate.
Il Best Timing è un meccanismo che permette di beneficiare del livello di strike più vantaggioso - quindi del livello di osservazione più basso - tra due o più osservazioni. È quindi più costoso dei tipi di strike precedenti poiché ottimizza il punto di ingresso del prodotto e quindi riduce il rischio.
Come suggerisce il nome, è fissato ad un livello specifico, indipendentemente dal prezzo corrente del sottostante. Quanto più vantaggioso è il livello scelto - cioè inferiore al livello corrente del sottostante - tanto più questo meccanismo incide sul rendimento del prodotto.
Lo strike rappresenta il livello del sottostante alla data di osservazione iniziale del prodotto. Ne esistono di diverse tipologie, dalle più economiche alle più costose: strike spot, strike forward, strike medio, best timing o strike fisso. L'impatto di questi diversi tipi di strike sul rendimento dipende dal loro livello di rischio.
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