L’impatto delle commissioni upfront : strutturazione, prodotti aperti ed ammortamento

L'upfront indica l'importo della commissione pagata al distributore ed al sub-distributore per la commercializzazione di un certificato.

La distribuzione si dice diretta quando l'emittente è in contatto diretto con il consulente finanziario dell'investitore finale. In questo caso il consulente finanziario svolge il ruolo di distributore.

La distribuzione si dice intermediata quando l'emittente è in contatto con un intermediario - broker - o una piattaforma che è a sua volta in contatto con il consulente finanziario dell'investitore finale. In questo caso, il broker svolge il ruolo di distributore e il consulente finanziario svolge il ruolo di sub-distributore.

🛠 Strutturazione

Quando si progetta un prodotto strutturato, il livello di upfront richiesto dal distributore avrà un impatto su una o più caratteristiche del prodotto: il livello della cedola, la barriera di protezione del capitale, la scadenza, etc.

Mentre nella maggior parte dei prodotti finanziari le commissioni si aggiungono all’importo investito, le commissioni legate ai certificati sono direttamente integrate nel capitale iniziale e incidono quindi sul rendimento. Ad esempio, se la somma delle commissioni è del 5%, il valore nominale investito nel prodotto sarà del 95%.

L'upfront legato al prodotto viene distribuito tra gli attori commerciali, distributore e sub-distributore.

La sensibilità tra la cedola offerta e upfront non è lineare: aumentare l’upfront dell'1% non equivale ad abbassare la cedola dello stesso importo (tranne nel caso di prodotto senza autocall, con scadenza ad 1 anno e con cedola garantita).

📬 Prodotti aperti

Nel caso dei prodotti aperti - attualmente in fase di commercializzazione - non è più possibile modificare le caratteristiche del prodotto, ovvero le diverse barriere, la scadenza o il livello di cedola offerta. I movimenti del sottostante durante il periodo di commercializzazione causeranno solo la variazione dell'upfront. Generalmente, se il livello del sottostante aumenta, l'upfront diminuisce e viceversa.

⏱ Ammortamento

L'upfront non viene prelevato direttamente dal valore del prodotto al momento dell'emissione. Ciò evita un forte calo della valorizzazione - pari all'importo della commissione - il giorno successivo.

Si concorda di ammortizzare i costi in maniera lineare secondo una durata predefinita che non supera la prima data di richiamo anticipato. In caso di forte rialzo dei mercati, per evitare il rischio che un cliente venda il prodotto troppo rapidamente, i costi possono essere ammortizzati più rapidamente per evitare che l'emittente subisca una perdita sull'upfront pagato inizialmente.

Ogni cliente ha comunque la possibilità di regolare il proprio ammortamento secondo i propri desideri - di norma tra 3 e 12 mesi.

👨‍⚖️ Normative vigenti

La direttiva MiFID 2 ha rafforzato gli obblighi di trasparenza su tutti i costi presenti in un prodotto attraverso il documento denominato KID (Key Information Document). Tuttavia, non è possibile per l’investitore finale conoscere la distribuzione dei costi tra i diversi attori. Allo stesso modo, un Consulente Finanziario non può conoscere la distribuzione delle commissioni tra broker ed emittente a meno che non utilizzi, ad esempio, i servizi della piattaforma Feefty, che applica un pricing unico e trasparente.

🏃‍♀️ Le commissioni running

A differenza delle commissioni upfront, le commissioni running consentono al distributore di essere pagato su base ricorrente per l'intera durata di vita del prodotto. Questo tipo di remunerazione incide, proprio come l'upfront, sulla performance del prodotto. La maggior parte dei consulenti finanziari preferisce l'anticipo, mentre gli assicuratori sulla vita che offrono i contratti all'interno dei quali sono contenuti i prodotti tendono ad utilizzare anche le running fees.